LA SINDROME DA BIBERON

Cause e consigli per prevenirla

 

In passato si tendeva a non dare importanza ai denti da latte in quanto sarebbero poi caduti per far posto successivamente ai denti permanenti.

I denti da latte hanno la loro importanza e se trascurati, possono causare danni ai denti definitivi.

È di fondamentale importanza curare i denti da latte, sia per abituare il bimbo a mantenere una corretta igiene orale, sia per evitare fastidiose e dolorose patologie proprie della dentatura decidua.

Una di quelle più frequenti è sicuramente la sindrome da biberon, chiamata anche Baby Bottle Tooth Decay (BBTD)

Questa sindrome nasce da un gesto consueto e banale: dare il ciuccio o il biberon al bambino per calmarlo.

È caratterizzata dall’apparizione precoce (in media verso i 3-4 anni) di carie a rapida evoluzione. Le lesioni cariose (carie) si formano in genere sulle superfici degli incisivi, canini e sulle zone occlusali dei molari.

Le principali cause sono:

  • dieta troppo ricca di zuccheri
  • alterazione del pH salivare
  • igiene orale non controllata

I batteri, attraverso processi di fermentazione degli zuccheri, producono acidi organici che sono i diretti responsabili della decalcificazione degli elementi dentari e quindi della formazione della carie.

Le carie nei denti da latte risultano inoltre molto “aggressive” e per questo tendono a progredire molto rapidamente.

Comportamenti assolutamente da evitare:

  • Utilizzare il biberon come ultima “coccola” prima del riposo notturno (spesso legata alla difficoltà che i genitori incontrano nel fare addormentare i bambini).
  • Somministrare zollette di zucchero, caramelle zuccherine (sono da sempre i rimedi più usati per calmare i neonati ed i bambini).
  • Prolungare l’utilizzo di biberon contenenti succhi di frutta, camomilla o acqua zuccherata, oppure lasciare il bambino per ore col ciucciotto imbevuto di sostanze zuccherine ad alto potere cariogeno.
  • Uso protratto del biberon durante i sonnellini.

I nostri consigli

Un’ottima regola è massaggiare delicatamente e pulire le gengive del piccolo fin dai primi mesi di vita con una garza inumidita (anche se ancora non sono spuntati i denti).

Successivamente, allo spuntare dei primi dentini, si può passare all’utilizzo di un piccolo spazzolino specifico per neonati, ma senza dentifricio, in quanto il piccolo non ha ancora imparato a sputare. Questi semplici gesti abituano il bimbo ad una futura cura dei propri denti.

Attorno ai 3 anni il bimbo deve imparare a far da sé, sotto la supervisione di un adulto. Vale la pena ricordare che anche gli adulti che si occupano dei loro bambini dovranno curare l’igiene orale ed avere una bocca sana, poiché molti batteri si possono trasmettere attraverso la saliva (cucchiaini, assaggio dei cibi, ecc).

Prima possibile insegnate al bambino l’importanza dell’igiene orale serale rendendola sistematica e divertente.

La prima visita dal dentista è prevista verso i 3 anni di età e si consiglia di svolgerla in maniera non traumatica, possibilmente sotto forma di gioco.

Bisognerà conquistare la fiducia del piccolo paziente, in modo da garantire la sua futura collaborazione. Il protocollo consisterà in visite periodiche, dove l’igienista insegnerà al bimbo a mantenere un’attenta igiene orale e l’ortodontista controllerà la crescita non solo dei denti ma anche delle ossa in modo da evitare problemi futuri di malocclusione.

  

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